Palazzo Betta-Grillo

Raffinatezza e lusso in una dimora nel cuore di Rovereto

Abitazione patrizia con importanti cicli pittorici, un salone al piano nobile che costituisce un unicum nell’architettura della Vallagarina e un giardino botanico con una grande varietà di specie ornamentali.

Nel 1728 il palazzo, fatto costruire dalla comunità della Regola di Lizzana, fu acquistato dalla famiglia Betta. Al momento del passaggio di proprietà, l’edificio era ancora incompleto e fu terminato solo nel 1730.

Il piano nobile di palazzo Betta-Grillo risulta estremamente rappresentativo della raffinatezza e del lusso che si erano diffusi nelle abitazioni patrizie di Rovereto nel corso del Settecento. I cicli pittorici testimoniano inoltre l’amore per l’arte e l’elevato livello culturale della committenza, elementi chiave di un periodo contraddistinto da una grande vivacità intellettuale.

Palazzo Betta-Grillo custodisce al suo interno un importante ciclo pittorico composto da sette tele di grande formato raffiguranti episodi della vita di Mosè. L’autore dei quadri è Gasparantonio Baroni Cavalcabò, uno dei più importanti artisti lagarini del XVIII secolo, che in questo caso lavorò in collaborazione con il più anziano cugino Giovanni, anch’egli pittore.

Estremamente interessante è anche il salone del piano nobile del palazzo che costituisce un unicum nell’architettura della Vallagarina tra il XVIII ed il XIX secolo. Questo spazio di rappresentanza è caratterizzato da una cupola ellittica a lacunari dipinta sul soffitto con effetto illusionistico e da due diaframmi, realizzati mediante vere colonne di marmo rosa, che suddividono lo spazio interno in tre ambiti distinti. Alle pareti si può ammirare un ciclo pittorico che raffigura scene tratte dall’Orlando Furioso. Tali dipinti furono realizzati sul finire del Settecento da Giovanni di Dio Galvagni, artista originario di Isera.

Il mobilio e gli ornamenti delle stanze hanno subito danni abbastanza limitati durante le devastazioni ed i saccheggi della Grande guerra; fatto raro in una città che uscì prostrata dagli eventi bellici. L’edificio si è poi salvato dai bombardamenti effettuati durante il secondo conflitto mondiale e, grazie ad una manutenzione leggera e costante, dal degrado dovuto al trascorrere degli anni.

Il giardino storico conserva intatto l’assetto di fine Ottocento ed offre un ampio campionario delle specie botaniche ornamentali diffuse in quell’epoca.

Palazzo Betta-Grillo è anche la casa natale di Lionello Fiumi (1894-1973) poeta, critico, saggista e narratore di caratura internazionale.

Nel 1899 l’edificio fu acquistato dalla famiglia Grillo.

Ora il palazzo è di proprietà comunale, in quanto l’ultima discendente della famiglia, la professoressa Maria Angelica Grillo, lo ha donato alla città di Rovereto nel settembre 2017.

 

Info e mappa

Touring club Trento

Via S. Maria, 66

38068 Rovereto TN

M: +39 327 7121209

touringclubtrento@gmail.com

Orari

Al momento il palazzo è chiuso al pubblico.

E’ possibile prenotare visite guidate personalizzate telefonando al numero 327 7121209 o scrivendo a touringclubtrento@gmail.com.

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