Castelli e vigneti in Vallagarina
Passeggiate culturali ed enogastronomiche
Non esiste parte di questa vallata in cui non siano visibili mura merlate o bastioni immersi nel verde dei vigneti circostanti. Luoghi evocativi, che raccontano del passato di battaglie e di leggende, tra amore, mistero e magia
Il tuo viaggio comincerà proprio qui a sud della vallata. Provenendo dalla provincia di Verona, il tuo sguardo sarà catturato dal Castello di Sabbionara d’Avio. Proseguendo verso nord, uno dopo l’altro, imponenti e maestosi castelli circondati da vigneti ti accompagneranno fino alle porte di Trento.
Tematica: storia, cultura, viticoltura ed enogastronomia
Durata: 2 giorni
Periodo: marzo – novembre nel weekend o infrasettimanale
Località Coinvolte: Rovereto e Vallagarina
Target: gruppi/coppie/famiglie/
Giorno 1
Il Castello di Sabbionara d’Avio o castello di Avio esisteva già nell’anno 1053. Rappresenta uno dei più antichi castelli di tutto il Trentino. Il castello storicamente in possesso ai Castelbarco, passò nel 1509 sotto al dominio dei Veneziani e quindi agli Asburgo. Il castello quindi racchiude tra le sue mura quasi tutta la travagliata storia della Vallagarina.
Per raggiungerlo passerai attraverso i vigneti del paese. Questa zona infatti rappresenta una delle più vocate per la produzione di vini rossi tra cui lo storico Enantio o Lambrusco a Foglia Frastagliata, vero vitigno autoctono del Trentino. Solo pochi produttori hanno saputo conservarlo nel tempo a ancora oggi lo producono con passione.
Risalendo luogo il fiume Adige, sulla sponda alla tua destra, incontrerai alcuni dei più bei borghi di Italia. Ala ha ottenuto il riconoscimento della bandiera arancione dal Touring Club Italiano. In questa zona una sola virtuosa azienda coltiva, conservandone quasi maniacalmente l’identità, l’uva Casetta. Varietà storica autoctona trentina, oggi quasi estinta, su cui l’azienda La Cadalora punta per conservare l’identità e le origini di un vitigno che in passato rappresentava una fonte di reddito per la zona.
Proseguendo in direzione nord approderai nella zona del Marzemino Superiore di Isera, che prende il nome dal paese di Isera. Giunti nel centro dell’abitato, seguendo con lo sguardo dal basso verso l’alto i vigneti che adornano la collina di questo piccolo comune, troverai una costruzione arroccata, quasi invisibile nei periodi di folta vegetazione.
Castel Corno, uno dei più suggestivi del Trentino, è stato eretto su un enorme obelisco calcareo che gli dona questo aspetto a forma di corno, da cui il nome. Recenti ed importanti restauri hanno consolidato le rovine. Molte leggende e suggestive storie sono state tessute attorno a questo castello le cui origini sono antecedenti alla nascita di Cristo. Per coloro che desiderano visitare questo castello, obbligatoria sarà la tappa presso il centro Storico di Isera. Questo comune non è solo zona di origine di uno dei più prestigiosi marzemini della Vallagarina, ma anche sede di prestigiosi locali della tradizione enogastronomica. La casa del vino, la Locanda delle tre chiavi e la trattoria – vineria de Tarczal saranno lieti di preparare ottimi piatti tradizionali ma in chiave moderna abbinati a gustosi calici di vino Marzemino.
Proseguendo lungo la Strada Provinciale SP90 della destra Adige, subito dopo Isera, approderai nel Comune di Nogaredo. Volgendo lo sguardo verso l’alto, immerso tra i vigneti e i prati fioriti, potrai ammirare Castel Noarna. Nato probabilmente come fortificazione in epoca romana, Castel Noarna domina la Vallagarina fin dall’XI secolo. Passando attraverso la storia, dalle mani della famiglia Castelbarco e alla potente dominazione della famiglia Lodron, oggi il castello è di proprietà della famiglia Zani che, assieme ai 9 ettari di vigneto a coltivazione biologica, ha saputo mantenere nel tempo l’aspetto originale del castello nel quale vengono anche prodotti prestigiosi vini biologici tra cui il Nosiola, dall’omonima varietà autoctona trentina. Castel Noarna ricco di prigioni e passaggi segreti, fu sede anche del famigerato “processo alle streghe”, luogo ricco di miti e leggende, un luogo ideale per gli amanti delle storie e dei misteri.
In conclusione di questa spettacolare giornata tra vigneti e castelli, tra Storia e natura, non si può non concludere la giornata attorno ad un tavolo sorseggiando un calice di vino ammirando un panorama mozzafiato. La locanda D&D Maso Sasso e i suoi proprietari, ti accoglieranno al meglio per degustare piatti tipici trentini cucinati con ingredienti del territorio dialogando con te.
Giorno 2
Sveglia presto alla mattina con una prelibata colazione in una delle accoglienti strutture ricettive della zona.
La prossima meta è Rovereto al Castello di Rovereto. Imponente maniero edificato nel XIV secolo dai Castelbarco ma passato sotto il dominio dei Veneziani nel Quattrocento che se ne impossessarono e lo trasformarono in una fortezza militare con funzione difensiva, dotata di quattro possenti bastioni. Nel 1509, in seguito alla sconfitta veneziana, passò in mano agli Asburgo, che lo controllarono fino al termine della Grande Guerra.
Il castello, chiamato anche Castel Veneto, è oggi sede del Museo Storico Italiano della Guerra che ospita una delle più complete collezioni di oggetti risalenti alla Grande Guerra. Il castello si trova nel cuore del centro storico cittadino.
Ultime due tappe del tour di castelli e vini della vallagarina sono due chicche: Castel Pietra e l’immenso Castel Beseno.
Castel Pietra sorge alle pendici del dosso di Castel Beseno nel comune di Calliano, a nord di Rovereto. Il nome richiama i macigni caduti dal sovrastante Cengio Rosso, sui quali Castel Pietra è stato costruito ed ampliato nei secoli. Il castello ha le sue origini in pieno Medioevo. La finalità principale della costruzione di questo castello fu la difesa ed il controllo del territorio. La sua posizione strategica infatti ne faceva una tappa d’obbligo per passare da sud a nord senza perdersi nelle immense paludi del tempo. Per molti anni, fino alla sconfitta di Venezia nei primi anni del XVI secolo, il castello segnò il confine tra il Tirolo e la Repubblica di Venezia.
Poco distante da qui, nel comune di Besenello e raggiungibile in bicicletta o a piedi con una camminata di 1 ora circa, è possibile visitare Castel Beseno, il più grande castello di origine Medievale di tutto il Trentino. Un colosso di 16.500mq circa, costruito in cima ad un colle circondato da un’imponente corona muraria difensiva. Anche qui potrai udire le leggende e le storie che hanno accompagnato il castello nei secoli. Il castello cadde in rovina nel corso dei secoli, abbandonato al suo destino fino a quando i Conti Trapp lo cedettero alla Provincia Autonoma di Trento che lo recuperò aprendolo al pubblico e inglobandolo nel patrimonio museale del trentino. Il castello si affaccia sulla vallata controllandone gli accessi da sud verso nord e da est a ovest.
Ai piedi del castello potrai ammirare immensi vigneti dove, attorno appunto al castello, viene coltivato il Moscato Giallo, una chicca dell’enologia trentina da cui prende vita un vino di colore giallo paglierino quasi dorato, dai profumi tipici e gustosi il Moscato Giallo Superiore Castel Beseno. Questo vino è nato proprio per sottolineare il legame storico delle fortezze del trentino al territorio e alla viticoltura locale. Questo vino è oggi prodotto da pochi produttori che ne valorizzano la produzione conservandone l’antica tecnica produttiva.